Come volevasi dimostrare, la costanza non mi appartiene affatto. Ma ho voglia di darmi una seconda possibilità e provare a ritagliarmi uno spazietto quotidiano nel quale poter far confluire quei pensieri che riaffiorano di tanto in tanto nella mente e che a volte non si ha proprio voglia di mandar via.
Ho fatto un giro in città questa mattina, raramente ci vado di sabato. Lascerei tutto per andare a vivere in città e prima o poi lo farò. Certo, la distesa dei ciliegi in fiore vista dal treno mi riempiva gli occhi e il cuore, ma i petali tra un po' cadranno e non avrò più motivo di guardare fuori dal finestrino. Solo i libri e lo sguardo di qualche sconosciuto. Il sole, il mare, tutto troppo azzurro in città, colori troppo forti che ingannano. Fallaci. Un incontro in Feltrinelli e una mostra in pinacoteca, un gelato, sempre la solita paura di non essere capita. La paura di aver sbagliato nuovamente, quando la solitudine porta a circondarsi di persone a caso, alle quali ci si appiglia sperando di scorgere nei loro occhi una scintilla preziosa. Nuovi incontri, è questa la parola chiave, mai fermarsi e continuare a cercare. Che la tyche sia dalla mia parte, questa volta.
Ciao! :) Sai che anch'io ho questo problema... Non riesco più a parlare con la mia migliore amica, nel senso più profondo del termine; resto sempre sulla superficie delle cose e alcune, le più importanti, le ometto del tutto, tendole nascoste dentro di me, ma ascolto molto, faccio domande ed esprimo sempre la mia opinione, forse perché è la sola modalità possibile, quando ci si sente incompresi. Sarebbe bello trovare all'istante ciò di cui si è ormai raggiunta la consapevolezza di avere bisogno, invece è proprio allora che ha inizio la parte più ardua, della ricerca, che si spera porti a nuove e proficue conoscenze, partendo però dal presupposto che dovremo essere noi, in primo luogo, ad essere disposti a farci conoscere.
RispondiEliminaCiao Refuge! Per molto tempo ho abbandonato questo blog, ma vorrei riabilitarlo e mi piacerebbe tornare a leggere il tuo, se ti fa piacere ovviamente (non riesco ad accedervi, non ho l'autorizzazione)
EliminaCiao :)
RispondiEliminaMi ritrovo completamente nelle tue parole. Anch'io ascolto molto e un po' per natura, un po' perché mi è stata insegnata l'importanza della 'criticità', dispenso opinioni a destra e a manca. Ma sono parecchio a disagio quando non sono io a fare domande e quando qualcuno vorrebbe da me una risposta di un certo genere. So anche di dover lavorare molto sull'essere disposta a farmi conoscere. Ma non credevo che la ricerca fosse così difficile, e la delusione che segue la speranza di aver trovato finalmente qualcuno a cui mostrare un po' di sé così amara e frustrante ('frustrante' perché comincio a pensare che sia io ad avere troppe pretese).